Qui troverete i nostri consigli personali per le escursioni nella zona.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi- Froneben –Malga Klammbach – Malga Nemes – Malga Coltrondo – Lago Nero – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 509 mt.
Punto più elevato: malga Malga Klammbach (1.944 mt.)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Lunghezza del percorso: circa 14 chilometri
Difficoltà: escursione da 4 scarponi
Descrizione dell’itinerario: Dal Biovita Hotel Alpi si cammina in direzione del Berghotel Tirol, il sentiero ci porta in altezza fino ad una biforcazione che si dirige a destra verso il Gasthaus Froneben (1540 mt.). Ora proseguiamo sul sentiero 139 oltre la palude “Obere Ortl” fino alla segnaletica numero 13, una strada forestale. Questa ci accompagna attraverso il fitto bosco di abeti rossi e lungo la gola del fiume di Sesto. Ad una biforcazione, accanto ad un’alta croce, svoltiamo a sinistra e ci incamminiamo sul largo sentiero numero 133 in direzione nord fino al Rifugio Malga Klammbach con la sua incredibile panoramica (1944 mt. ristoro); dal punto di partenza circa 2 ore. Dal Rifugio Malga Klammbach ci incamminiamo attraverso lo straordinario sentiero d’alta quota numero 13, per arrivare, dopo una lunga attraversata dei pendii in direzione sud-est, alla Nemesalpe o Alpe di Sesto (1877 mt.; ristoro), raggiungendo i bellissimi pascoli caratteristici del luogo. Attraverso il sentiero numero 156 si prosegue, inizialmente scendendo brevemente e poi attraversando i pendii boschivi, in direzione sud-est fino alla via 149, per poi svoltare a sinistra (in direzione est) verso la Malga Coltrondo (1879 mt., ristoro). Da qui si prende il sentiero in direzione Passo Monte Croce (segnaletica numero 149). Dopo aver oltrepassato le grandi distese boschive ed una dorsale, svoltiamo a destra e passiamo accanto (sentiero nr. 130) al piccolo Lago Nero (1741 mt.). Infine scendiamo al campeggio “Patzenfeld” e raggiungiamo il punto di partenza tramite il sentiero numero 13 A e 1.
Consigli ed indicazioni utili: per questo lungo ma facile giro escursionistico non si necessita di automobile, ma di una buona cartina geografica. Questo accade per la fitta rete di sentieri che si sviluppano nella zona. Dalla Malga Coltrondo direttamente al Passo Mt. Croce e poi in autobus a Moso si risparmiano ca. 45 min. Il tour può essere intrapreso anche nel senso inverso. In questo caso si può giungere sul Passo Monte Croce in autobus, risparmiandosi circa 300 mt. di dislivello da percorrere a piedi. La gita diventa più breve facendo solo una o due malghe!
Riepilogo: un bellissimo giro panoramico con le maestose vette della meridiana di Sesto continuamente presenti. Le malghe sono ottimi punti di ristoro.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi- Fortezza Haideck – prati della Valle Fiscalina – Prati di Casella – Sesto – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: circa 730 m.
Punto più elevato: Monte Casella di Dentro (2065 mt.)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Lunghezza del percorso: circa 12 chilometri
Difficoltà: escursione da 3 scarponi
Descrizione dell’itinerario: a Moso (1339 mt.) alla chiesa giriamo a destra ed andiamo in fondo alla via Haideck, attraversiamo il torrente ed al incrocio a quattro sentieri andiamo diritti in sù dentro nel bosco per il sentiero Nr. 1 –che ci porta alle rovine dell’antico Ex forte Haideck (1413 mt.).Proseguiamo il sentiero 1 attraversando i pratifino al crocevia con il sentiero numero 12, che prendiamo a destra. Risaliamo ripidamente il bosco fino al Bärenbach (torrente) ed oltre, per raggiungere una fontana con la scritta “Alle Wasser der Erde singen das Lied der Freude” (traduzione: tutte le acque del mondo cantano la canzone della gioia). Quest’acqua è buonissima ed è una gioia dissetarsi. Poco dopo attraversiamo il Wassertal (valle) ed arriviamo ad un nuovo crocevia. Da qui risaliamo a sinistra sull’ombreggiato sentiero il bosco per parecchi tornanti fino ai primi prati d’alta montagna, per proseguire sullo stretto sentiero verso il punto più alto dei Prati di Monte Casella di dentro, il cosiddetto “Rossehimmel” (2065 mt.; Monte Casella di Sotto). Da qui si gode un’ottima vista verso la catena montuosa di Sesto e delle Alpi centrali della Val Pusteria. – sul sentiero numero 12 scendiamo brevemente in direzione ovest, attraversiamo il sassoso pendio sotto la Cima di Sesto, per raggiungere dopo una breve salita il Monte di Casella di Fuori (2004 mt.) con gli omonimi prati e la baita. Scendiamo inizialmente per la larga strada forestale nr 12 per arrivare ad un piano ed all’incrocio con il sentiero nr. 12 B, che intraprendiamo verso est per arrivare a Sesto e nuovamente al Biovita Hotel Alpi.
Consigli ed indicazioni utili: i prati di Casella, raggiungibili da un facile, anche se a tratti molto ripido sentiero, sono particolarmente consigliabili agli amanti delle natura e a coloro che sono alla ricerca di silenzio e pace, anche perché non si trovano rifugi. Esse si estendono sui larghi pendii di due dorsali montane di ugual dimensione, che si ergono a sud-ovest di Sesto sotto la maestosa Punta Tre Scarperi.
Riepilogo: calma – solitudine e tranquillità abbinato a vedute fantastiche. Dovete portarvi da mangiare e bere, perché non ci sono rifugi
Punto di partenza: Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– Sesto – cappella nel bosco – Monte di mezzo/Panorama – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: ca. 300 m
Punto più elevato: maso Holzer – Ausserbacher 1.600 m
Tempo di percorrenza: 2,5 – 3 ore
Lunghezza del percorso: circa 7 chilometri
Difficoltà: escursione da 3 scarponi
Descrizione dell’itinerario: Dal Biovita Hotel Alpi si sale a destra e si prende il sentiero attorno a Sesto (nr. 1) proseguendo fino alla chiesa di Sesto. Qui vicino a una fontana di legno presso il Gasthof Croce d’oro inizia la via della meditazione (Bergweg -sentiero numero 4 d) salendo e passando per i masi Hösler e Ladstätter e le varie stazioni della via crucis. Questo sentiero è proprio bello e varia tra prati e bosco per arrivare alla cappella nel bosco. Questa cappella è nascosta in un bosco con un atmosfera particolare, un pò mistica e serviva come nascondiglio per celebrare la messa in lingua tedesca durante il periodo fascista. Da lì si prosegue per arrivare alla stradina forestale (nr. 4) che si sale per poco fino al bivio con il sentiero nr. 2 che si prende a destra e si arriva al Gasthof Waldruhe, che ha una bellissima terrazza per mangiare. Alla Waldruhe si gira a sinistra e si sale per un breve tratto di asfalto fino al maso Holzer (Ausserbacher) e proseguendo per un bellissimo sentierino molto panoramico fino al Monte di Mezzo – trattoria Panorama. Si scende a valle per il sentiero 3 e si arriva sul sentiero attorno a Sesto (sentiero nr.1) ed al Biovita Hotel Alpi. Dalla trattoria Panorama c’è anche la possibilità di una variante per il rifugio Pendio Monte Elmo – maso Troyen – Biovita Hotel Alpi
Consigli ed indicazioni utili: questa via facile e molto bella segue nella prima parte il sentiero attorno a Sesto e si dirige verso il cimitero, che merita senz’altro una visita. Qui parte la via della meditazione con destinazione cappella nel bosco e tornando al Biovita Hotel Alpiper piccoli sentieri sul pendio soleggiato del Monte Elmo.
Riepilogo: cultura – un atmosfera particolare e mistica – vecchi masi ed un eccezionale panorama sulla meridiana di Sesto
Punto di partenza: Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi – stazione a monte impianti Monte Elmo – Rifugio Gallo Cedrone – Sillianer Hütte – Hornischeck – Eisenreich – Alpe Nemes – Froneben – Biovita Hotel Alpi.
Dislivello: ca. 600m e 1295 m in discesa
Punto più elevato: Eisenreich (2665)
Tempo di percorrenza: 7-8 ore
Lunghezza del percorso: circa 20 chilometri
Difficoltà: escursione da 5 scarponi
Descrizione dell’itinerario: inizialmente saliamo con la seggiovia del Monte Elmo fino alla stazione a monte (2041 mt.). Da qui seguiamo il sentiero numero 4 in direzione est oltre il rifugio Gallo Cedrone (2150 mt.) fino alla Sillianer Hütte (2447 mt.), per attraversare la cima del Tovo Alto (2537 mt.) fino al Obermahdsattel (2470 mt.), (qui scende un sentiero per la Malga Klammbach – Biovita Hotel Alpi). Si prosegue lungo la cresta seguendo sempre l’Alta Via Carnica nr. 403) passando per un piccolo cimitero di guerra ed un laghetto (dove parte un’altro sentiero nr.14 per giù) si risale di nuovo e si arriva a una biforcazione, dove a sinistra si può scendere al rifugio austrico Obastansersee Hütte (attenzione la discesa e successiva salita 45 min) e a destra prosegue il nostro cammino per il sentiero numero 160 in direzione sud-ovest verso il Passo Silvella (2325 mt.), per proseguire ancora a destra sul sentiero 146 fino alla Malga Nemes(1.877 mt.; possibilità di ristoro). Sul sentiero numero 13 e 139 si torna poi a casa passando per il ristoro Froneben (1540 mt.) e poi al Berghotel.
Variante 1: dopo il rifugio Sillian si può accorciare il tour scendendo a valle per il sentiero nr. 134 e poi 133. Si passa la malga Klammbach e si prosegue per il sentiero nr. 13 e poi per il sentiero dei mulini oppure il nr. 139 per Moso. La durata è 4-5 ore.
Variante 2: (bellissima) dopo il rifugio Sillian si prosegue sulla cresta fino al piccolo cimitero di guerra e là si scende per il sentiero nr. 14 e si prosegue poi fino alla malga Klammbach. Poi come come variante 1. totale 5- 6 ore
Consigli ed indicazioni utili: escursione lunga ma facile e paesaggisticamente molto bella attraverso il crinale carnico, il quale delimita la Valle di Sesto da oriente. Il sentiero è ben segnalato e richiede buone condizioni fisiche. Il tour alterna diverse salite a discese sulla cresta, per cui vengono scalate contemporaneamente diverse cime; ogni tanto si incontrano dei piccoli laghi montani. Metà del sentiero è in Austria, metà in Italia. L’escursione permette di godere di una splendida vista lungo tutto il percorso. Sulla creste si incontrano molti resti della Prima Guerra Mondiale o altro materiale di frontiera.
Riepilogo: si gode di una visione panoramica a 360° assolutamente fantastica – dopo il rifugio Sillian (territorio austriaco) non si incontreranno più tante persone e ritorna la solitudine. Se si scende per il rifugio Lago Obstanser, bisogna aggiungere quasi un’ora tra andata e ritorno.
Punto di partenza: Moso / Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– Prati di Croda Rossa – Passo Monte Croce – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: circa 50m e 600m in discesa.
Punto più elevato: circa 2000 mt.
Tempo di percorrenza: 5 ore
Lunghezza del percorso: circa 13 chilometri
Difficoltà: escursione da 2 scarponi
Descrizione dell’itinerario: dal Biovita Hotel Alpi(1370 mt.) giriamo a destra alla chiesa di Moso e passeggiamo verso il Cafe Kofler e attraversiamo i prati fino alla stazione a valle della funivia Prati di Croda Rossa (circa 10 minuti). Con essa risaliamo la montagna fino ai bellissimi Prati di Croda Rossa (1950 mt.; possibilità di ristoro). L’itinerario prosegue sul sentiero numero 15. Esso attraversa in serie le piane dei Prati di Croda Rossa, un luminoso bosco e le bizzarre forme delle rocce della Croda Rossa, della Pala di Popera e del Arzalpenkopf. L’itinerario appena descritto percorre in parte vie piuttosto ghiaiose, in parte dei bellissimi paesaggi sulla dorsale tra l’Arzalpenkopf ed il Passo Monte Croce. Qui si trovano ancora residui bellici della Prima Guerra Mondiale. Seguendo questo crinale, si giunge ad un breve tratto di pista da sci che ci porta sui prati del Passo Monte Croce (1636 mt., punto di ristoro). Da qui si può intraprendere la discesa (qualora non si voglia ritornare con l’autobus di linea) sul sentiero numero 13 A, attraversando i boschi fino alla “Sign-Aue” ed infine sul “Sextner Rundweg” (sentiero nr. 1) fino al punto di partenza.
Consigli ed indicazioni utili: il sentiero d’alta quota, paesaggisticamente molto bello, è lungo sei chilometri e segue l’antico sentiero di guerra. Consigliabile anche ai meno esperti ed allenati, dato che l’ascesa può avvenire in seggiovia ed il ritorno con l’autobus. Il sentiero si sviluppa dai prati di Croda Rossa, in parte lungo il confine del bosco, in parte al di sopra di esso, ai piedi del verticale pendio, in direzione del Passo Monte Croce. Dal sentiero si gode di un ottima vista verso il crinale carnico e da nord si intravedono le vette ghiacciate delle Vedrette di Ries.
Riepilogo: un’escursione facile ed interessante con poco dislivello sempre al di sopra del bosco e sotto le rocce con molti reste della Grande Guerra.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alp
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– Val Campo di Dentro – Tre Cime – Val Fiscalina – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 1076 m
Punto più elevato: Passo Alpe Mattina (2446 m)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Lunghezza del percorso: circa 14 chilometri
Difficoltà: escursione da 4 scarponi
Descrizione dell’itinerario: con la macchina/autobus fino al parcheggio (1.521 m) della Val Campo di dentro. Da li su un sentiero largo fino al rifugio Tre Scarperi. Si prosegue per il sentiero nr. 105 in piano fino al fondo valle, dove ci si tiene a sinistra. Al bivio di due sentieri si prosegue sempre a sinistra per il nr 105 e si incomincia a salire per il sentiero che porta al Passo Alpe Mattina. Il sentiero porta su per delle serpentine ed a tratti è anche un po’ ripido ma quando si arriva al Passo Alpe Mattina (2.446 m) le fatiche vengono ripagate da un bellissimo panorama alle Tre Cime di Lavaredo ed al Monte Paterno. Inoltre si ha vista libera su tutte le montagne di Braies, Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti di Sesto. Il percorso passa la torre di Toblin ed il sasso di Sesto e arriva al rifugio Locatelli (2405 m) con la veduta classica alle imponenti pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo. Dal rifugio si incomincia la discesa per il sentiero nr. 102 passando per la Valle Sasso Vecchio verso nord. Si lasciano a destra i laghi dei Piani e si arriva dopo una lunga discesa al rifugio Fondo Valle (1.548 m) e Dolomitenhof (1.454 m) in Val Fiscalina. Da li si prosegue in pullman a Moso ed al Biovita Hotel Alpioppure fino all’inizio della Val Campo di Dentro, dov’è parcheggiata l’auto.
Consigli ed indicazioni utili: questa escursione è lunga ma fantastica per i panorami e le vedute mozzafiato alle Tre Cime di Lavaredo, appena si arriva al Passo Alpe Mattina. Il percorso fin lì è poco frequentato e si possono conquistare le Tre Cime in solitudine. Chi è fisicamente in buona forma può fare una variante più lunga per il Passo Rondoi, praticamente il giro attorno al Monte Mattina. In tal caso si deve superare una piccola gola di ca. 80 m (corda fissa installata) e subito dopo vi si presentano le maestose 3 Cime di Lavaredo. La Val Campo di Dentro raggiungete in pullman/navetta oppure programmate il giro successivo in modo, che la Val Campo di dentro sia punto finale, dove è parcheggiata la vostra auto p.e. i bellissimi prati del Monte Casella di dentro – di fuori–Val Campo di dentro È possibile fare il giro anche all’incontrario, ma descritto così è più bello.
Riepilogo: silenzio e calma (almeno fino al rifugio Locatelli) con viste assolutamente grandiose!
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi – skilift ‚Brugger‘ – Signaue – funivia Croda Rossa – ex forte Haideck – Sesto – masi Kiniger – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: ca. 150 m
Punto più elevato: Signaue (1.443 m)
Tempo di percorrenza: ca. 3 ore
Lunghezza del percorso: ca. 8,5 km
Difficoltà: escursione da 1 scarpone – facile
Descrizione dell’itinerario: tutto il tracciato è segnalato con il numero1!
Dal Biovita Hotel Alpisi gira subito a destra e si sale, al ponte di nuovo a destra finchè si arriva alla stazione a monte dello skilift Brugger. Qui si lascia la strada asfaltata e ci si dirige a destra per un sentierino piccolo e molto carino tra bosco e prati finchè si arriva sulla strada forestale che porta alla malga Nemes. Si prosegue per un breve tratto su questa forestale ed al primo bivio si gira nuovamente a destra. Si esce dal bosco, si passa un arnia delle api e un maso solitario e si fa nuovamente un breve tratto di bosco prima di arrivare, dopo aver cambiato direzione alla Sign Aue e la baita “il Pollaio”. Questo posto coincide con la strada forestale che porta al Passo Monte Croce. Si gira a destra e si torna verso l’inizio di Moso, si attraversa la strada statale e più avanti in Val Fiscalina alla partenza della funivia della Croda Rossa. Da lì si prende per un breve tratto il sentiero nr 102, che porta in Val Fiscalina ed all’indicazione si gira a destra e si raggiunge il sentiero nei prati. Questo bellissimo sentiero si segue verso ovest e si passa l’ex forte Haideck, del quale si vedono solo resti, perchè completamente distrutto durante la Grande Guerra. Si scende per la strada forestale finchè in un grande curvone parte un sentierino nuovamente verso sinistra fino al paese di Sesto, si attraversa la strada principale e cambiamo il lato della valle. Proseguiamo per i masi Kiniger, che sono tra Sesto e Moso un pò in alto fra questi due masi sul bordo del bosco parte nuovamente il nostro sentiero che ci riporta a Moso ed al Biovita Hotel Alpi.
Consigli ed indicazioni utili: un’ escursione breve e molto bella, ideale per poter conoscere la nostra valle e per fare un escursione non troppo impegnativa. Inoltre è molto adatta per famiglie e per una passeggiata breve, in quanto si può farla a tappe. Il tracciato è stato completamente rifatto e lungo il percorso ci sono interessanti spiegazioni.
Riepilogo: una piccola escursione e una lunga passeggiata, fattibile anche a tratti – ideale per una mezza giornata e per conoscere la nostra valle.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi – Val Fiscalina – Costoni di Croda Rossa – Prati di Croda Rossa – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 350 m e 865 m in discesa
Punto più elevato: Costoni di Croda Rossa 2.235 m
Tempo di percorrenza: ca. 4-5 ore
Lunghezza del percorso: 8 chilometri
Difficoltà: escursione da 3-scarponi
Descrizione del sentiero: Partiamo dal Biovita Hotel Alpi, alla chiesa giriamo a destra ed andiamo verso la funivia della Croda Rossa passando per il Cafè Kofler ed i successivi prati. Arrivati sui Prati della Croda Rossa con la funivia scendiamo un attimo passando il rifugio Rudi per poi risalire subito e prendendo il sentiero 100 superiore (passando la stazione a monte del piccolo skilift) che porta sui costoni della Croda Rossa. Questo sentiero bellissimo ci porta in mezzo alle rocce alla “Malga Anderter”, dove si trova anche il museo della prima guerra mondiale “Bellum Aquilarium”. Li si deve prendere un po’ di tempo per il museo e per il panorama spettacolare. All’incrocio scendiamo per poco il sentiero nr. 122 verso la Val Fiscalina finche arriva un altro incrocio, dove prendiamo il sentiero nr. 124 a destra che ci porta in alto sopra la Val Fiscalina verso casa. Arriviamo ad un altro incrocio, dove sulla destra si può tornare sui Prati di Croda Rossa (funivia), invece noi rimaniamo sul sentiero nr. 124 e scendiamo sulla sinistra verso valle ed a Moso al Berghotel.
Variante 1: invecedi prendere il sentiero nr. 100 superiore che è più bello ma un po’ esposto si può prendere il sentiero nr. 100 inferiore, che parte direttamente al rifugio prati Croda Rossa
Variante 2: Se non volete prendere la funivia consigliamo la salita sul sentiero nr. 153 dalla Val Fiscalina – bisogna però calcolare 600m e ca. 1,5 ore in più.
Consigli ed indicazioni utili: Ci vuole un pochino di non soffrire di vertigini perché c’è un tratto un po’ esposto sul nr. 100 superiore. Il sentiero passa in mezzo alle rocce ed è bellissimo. L’escursione varia molto dai tratti ripidi ai tratti in piano ed offre quasi sempre delle vedute assolutamente spettacolari. La camminata in alternativa può essere accorciata facendo un anello dai Prati di Croda Rossa oppure allungata con salita e discesa (senza cabinovia) dalla Val Fiscalina.
Riepilogo: un anello veramente speciale che merita ogni sforzo.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi- Froneben – incrocio Saumahd – Monte Covolo – Lago Nero – Campeggio – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 540 m
Punto più elevato: Monte Covolo 1.908 m
Tempo di percorrenza: 4 ore
Lunghezza del percorso: ca. 9 chilometri
Difficoltà: escursione da 3 scarponi
Descrizione del sentiero: dal Biovita Hotel Alpi si sale a destra fino al Gasthaus Froneben (1540 m). Ora proseguiamo sul sentiero 139 oltre la palude “Obere Ortl” fino alla segnaletica numero 13, una strada forestale. Questa ci accompagna attraverso il fitto bosco di abeti rossi e lungo la gola del fiume di Sesto. Ad una biforcazione, accanto ad un’alta croce, (1.756 m – incrocio Saumahd) giriamo a destra (poco prima c’era il bivio sulla sinistra per la malga Klammbach) ed entriamo nel bosco fitto su un largo sentiero forestale. Dopo poca strada in salita si arriva ad una grande radura, dove sulla sinistra parte il nostro sentiero nr. 132. Si arriva sul Monte Covolo (1.908 m), passando per paludi, stagni, piante ed animali rari. Una parte degli stagni deriva dalle granate della Grande Guerra, dove il Monte Covolo a causa della sua posizione strategica e dei suoi panorami, giocava un importante ruolo ed era testimone di molti combattimenti. Giungiamo sul sentiero nr. 131, che dalla Malga Nemes porta al Passo Monte Croce. Seguiamo questo ed arriviamo in cima ad una collina, dove s’incontrano diversi sentieri. Prendiamo la larga strada forestale (nr. 130 – sbarra) che porta a destra con indicazione al Lago Nero. Passiamo questo piccolo stagno in mezzo ad un’altra palude e subito dopo svoltiamo a sinistra e scendiamo su un piccolo sentiero ripido verso il campeggio. Passiamo questo rimanendo sempre sulla destra del torrente e continuiamo per Moso. Questo sentiero incontra prima del rifugio Pollaio il sentiero attorno a Sesto (nr.1), che usiamo per tornare a casa.
Consigli ed indicazioni utili: Una bellissima escursione all’insegna della natura che passa per il mondo silenzioso delle paludi di montagna. Il Monte Covolo è habitat di molte specie protette come p.e. il gallo cedrone ed è questo il motivo, che in questa zona si rimane sui sentieri e si è silenziosi. A causa dei molti sentieri una buona cartina è utile. Soprattutto il bivio per il Lago Nero è un pó complicato. Bisogna portarsi da bere e mangiare perchè il primo ristoro è il campeggio.
Riepilogo: un bellissimo giro panoramico che ci porta in un piccolo paradiso naturalistico, dove regna il silenzio e non c’è spazio per il chiasso.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– Val Fiscalina – Rifugio Fondo Valle – Rifugio Comici – Monte Popera e ritorno
Dislivello: 1600 m
Punto più elevato: Monte Popera 3.046 m
Tempo del percorso: ca. 8 ore
Lunghezza del percorso: ca. 12 chilometri
Difficoltà: 5-scarponi
Descrizione del percorso: dalla Val Fiscalina/Dolomitenhof al rifugio Fondo Valle e per il sentiero nr. 103 al rifugio Comici (2235 m). Da lì più avanti verso la forcella Giralba (nr. 101). Poco prima della forcella, dove si trova un laghetto di ghiaccio, si gira a sinistra e salendo su una terrazza di roccia si arriva al punto di partenza della strada degli Alpini. Si percorre il primo pezzo e subito dopo, proprio in faccia all’apertura della Busa di Dentro, si abbandona la Strada degli Alpini e si segue una buona cengia verso destra. S’inizia la salita per la Busa di Dentro, prima su roccia, poi neve e dopo ghiaia per arrivare quasi al termine della Busa di Dentro che é la forcella Alta di Popera (2880 m). Si rimonta questo canalone abbastanza ripido e si esce a destra, abbandonando la parte superiore del canale stesso e giungendo a gradinate poco impegnative (1°grado). Queste gradinate si superano rimanendo sul lato sinistro per poi attraversarle a destra per arrivare a un piccolo canalone che si sale. Con qualche zig zag del sentiero si raggiunge finalmente la cresta e seguendola si arriva prima sino ad un’anticima (resti di fortificazioni delle truppe italiane della Grande Guerra) e quindi al punto più alto. Alla discesa si può proseguire anche per la Strada degli Alpini fino alla Forcella Undici e scendere da lì in Val Fiscalina o Croda Rossa. – vedesi Strada degli Alpini.
Consigli ed indicazioni utili: L’unica delle grandi cime delle Dolomiti di Sesto, sopra i 3.000 m, che si può salire con poche difficoltà tecniche. Offre per via della sua posizione delle vedute assolutamente spettacolari. Subito vicino ci sono leggermente più alti la Cima Undici e la Croda dei Toni, al Nord salutano le montagne austriache con il Großglockner ed al Sud si vedono le innummerevoli vette delle Dolomiti. Il nome in tedesco (Hochbrunnerschneide) deriva dal fatto che nella Busa di dentro nascono tante sorgenti d’acqua. La salita è nella gran parte non marcata, però non ci sono problemi trovare il sentiero ben battuto anche per la presenza di tanti ometti di pietra. Un pò di senso d’orientamento in montagna ed esperienza in alta montagna è necessaria. Solo in un punto è richiesto un pò d’impegno (50 m 1° grado alpino), ma la maggior parte del percorso non é niente di più che una buona camminata lungo tracce di sentiero e in assenza d’esposizioni.
Riepilogo: un bellissimo tremila, accessibile (quasi) a tutti regalando emozioni molto forti.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– stazione a valle della funivia della Croda Rossa – Prati di Croda Rossa – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: ca. 70 m
Punto più elevato: 1.970 m
Tempo del percorso: ca. 1 ora
Lunghezza del sentiero: ca. 2 chilometri
Difficoltà: escursione da 1 scarpone
Descrizione del sentiero: Dal Biovita Hotel Alpisi passa alla destra della chiesa di Moso e lungo il torrente si raggiunge la stazione a valle della funivia della Croda Rossa. Con l’ovovia si raggiungono comodamente in pochi minuti i Prati della Croda Rossa. Qui nel paradiso naturalistico e delle famiglie a 1.900 m partono sulla sinistra il giro delle famiglie segnato con il nr. 19. Il piacevole sentiero va su e giù per il bosco e lungo il sentiero s’incontrano il covo dei bracconieri, molte panchine che meritano una sosta, una casetta delle streghe ed anche un’area di picnic, che invita a restare.
Consigli ed indicazioni utili: Questa è una bellissima passeggiata per famiglie con bambini, ma anche senza bambini è assolutamente da consigliare ed i Prati di Croda Rossa meritano in ogni caso una visita per passare una giornata dedicata al relax. Il sentiero è adatto per passeggini ed offre molte panchine e tavolini che invitano alla sosta. Lungo il sentiero si trova anche un’area attrezzata per il picnic.
Riepilogo: un bellissimo giro facile che allarga la già grande offerta per famiglie e bambini sui Prati di Croda Rossa. Con bambini è un dovere andarci!! Si può proseguire facilmente per il sentiero nr. 18 al Passo Monte Croce e tornare in autobus o lungo il torrente a piedi
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– Passo Monte Croce – malga Nemes – Monte Quaternà – malga Coltrondo – Passo Monte Croce – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 867 m
Punto più elevato: Monte Quaternà (2503 m)
Tempo di percorrenza: 6-7 ore
Lunghezza del percorso: ca. 11 chilometri
Difficoltà: escursione da 3 scarponi
Descrizione dell’itinerario: raggiungiamo il Passo Monte Croce in pullman. Si prende il sentiero 131 sulla sinistra e passando primo per il bosco e dopo per paludi di montagna si raggiunge la malga Nemes. Davanti alle maestose vette delle Dolomiti di Sesto ci sono vasti prati dove pascolano molti cavalli e vacche. Si prosegue in direzione est su un buon sentiero (nr. 146) in piano verso fondo valle. Arrivati a una baita dei pastori il sentiero diventa più ripido e si raggiunge il Passo del Quaternà (2329m). Alla sinistra parte il sentiero che porta sulla cresta carnica ed il rifugio Obstanser See. Il nostro sentiero parte sulla destra per buone serpentine su un dosso e poi attorno alla cima attraversando un ghiaione si arriva dal lato meridionale in vetta. Si gode di una bellissima vista soprattutto nella valle del Comelico. Sul sentiero nr. 173 si scende alla malga Coltrondo, girando praticamente attorno al Monte Quaternà. Passando il Lago dei Rospi e seguendo le indicazioni si torna al Passo Monte Croce, dove decidiamo se tornare a piedi a Moso lungo il torrente oppure prendere il pullman per tornare a casa. Variante: Si può andare con la macchina alla malga Coltrondo e prendendo il sentiero nr. 173 sul Monte Quaterna. Per tornare poi dal Passo del Quaternà alla Malga Coltrondo si prende il sentiero nr. 159 (un piccolo e bellissimo sentierino). Questo giro è ca. 2,5 ore più corto del giro sopra descritto
Consigli ed indicazioni utili: il Monte Quaternà è situato davanti alla cresta carnica, che parte dal Monte Elmo in direzione sud-est ed offre per questo bellissime vedute sulle Dolomiti di Sesto e nel Cadore – Valle del Piave. Anche su questo sentiero si trovano ancora molti resti della Grande Guerra.
Riepilogo: un escursione facile e non troppo impegnativa, per amanti di sentieri non troppo affolati un consiglio.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A primo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– Val Fiscalina – Alpe Innichriedl – Lastron dei Tre Scarperi – Rifugio Locatelli – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 1587 m
Punto più elevato: Lastron dei 3 scarperi 2.957m
Tempo di percorrenza: 8 ore
Lunghezza del percorso: ca. 14 chilometri
Difficoltà: escursione da 5 scarponi
Descrizione dell’itinerario: dal Biovita Hotel Alpicon il pullman oppure auto in Val Fiscalina. Da lì al rifugio Fondo Valle e per il sentiero 102 in direzione Tre Cime di Lavaredo e rifugio Locatelli. Poco prima del rifugio Locatelli, che si vede già e nei pressi dei 2 laghetti si arriva a un segnaletica che dirige sulla destra al Lastron dei Tre Scarperi. Si passa attraverso i prati girando a destra e si arriva alla forcella Innichriedl (2381m, trincee) e si sale sulla destra su un altra sella (Niederjoch 2465m), passando per un pendio misto erba e ghia. Si incontrano nuovamente resti della Grande Guerra con trincee e gallerie. Dalla sella si scende leggermente per sentieri di guerra nel Cadin Innichriedl e lo si traversa fino ad attaccare direttamente il largo canalone. Si sale con fatica ma senza alcuna difficoltà grazie alla buona traccia. Si supera una scarpata di rocce levigate dall’acqua (tenersi sulla sinistra – 1 grado alpino) usando comode cengie traversali e facili gradini per entrare in un’ampia conca. Si attraversa la conca e si sale per poi girare a sinistra, si segue una buona cengia e si entra in un canalone fino ad un intaglio che si affaccia sulla profonda e spaventosa Lavina Weisslahn. A sinistra si prosegue per cengie e gradini per arrivare alla lunga e piatta calotta sommitale dove, all’estremità Nord, un segnale trigonometrico indica la vetta. La discesa corrisponde con la salita con la possibilità di rifornirsi al rifugio Locatelli oppure anche scendere nella Val Campo di dentro.
Consigli ed indicazioni utili: il Lastron dei Tre scarperi è una montagna molto bella e ben frequentata per la sua faciltà d’accesso e per il suo panorama. È situata nelle immediate vicinanze della Cima Tre Scarperi ed offre vedute assolutamente mozzafiato alle Tre Cime di Lavaredo. Il Lastron dei Tre Scarperi è molto ben visibile dal Biovita Hotel Alpied è facilmente riconoscibile dalla sua piatta calotta sommitale. Si tratta però comunque di un’escursione importante, riservata ad escursionisti di montagna esperti.
Riepilogo: una bellissima ed importante vetta d’alta montagna, accessibile a tutti con una buona preparazione fisica. Offre vedute assolutamente fantastiche alle Tre Cime di Lavaredo e la Cima Tre Scarperi.
Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A primo d’occhio: Biovita Hotel Alpi – Sesto – San Candido
Dislivello: – 233 m in discesa
Punto più basso: San Candido (1137 m)
Tempo di percorrenza: 3-4 ore
Lunghezza del percorso: ca.7 chilometri
Difficoltà: escursione da 1 scarpone
Descrizione dell’itinerario: dal Biovita Hotel Alpialla chiesa di Moso, alla destra prendiamo la via Haideck e lungo il torrente arriviamo a Sesto. Si attraversa la statale e si sale sulla destra passando la chiesa (cimitero!!!) per imboccare poi la via Laner sulla sinistra. Alla fine della via Laner si arriva a dei masi, dove parte il sentiero nr. 5 in pendenza. Si passano 2 masi ed il sentiero gira a destra per campi e prati e si passa un altro maso finchè inizia il bosco. Sotto di noi passiamo pure il lago artificiale di Sesto e proseguiamo per il sentiero nr. 5 dopo nr. 4 fino a San Candido. A San Candido il duomo romanico e magari il museo parocchiale meritano senz’altro una visita. Decidete se tornare a piedi (possibile anche per la ciclabile lungo il torrente) oppure in pullman, che parte dal Baranci.
Consigli ed indicazioni utili: non c’è dislivello da fare e non è impegnativo. Un sentiero per prati e boschi passando il famoso cimitero di Sesto ed il paese di Sesto sempre sulla destra della valle. Sopra il lago artificiale di Sesto per il bosco fino a San Candido. Una passeggiata d’avvero carina.
Riepilogo: una passeggiata molto bella e poco impegnativa con la possibilità di fare dello shopping e di gustare un po’ di cultura a San Candido.
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Punto di partenza: Moso/Biovita Hotel Alpi
A colpo d’occhio: Biovita Hotel Alpi– funivia del Monte Elmo – Monte Elmo (vecchia caserma) – rifugio gallo cedrone – funivia Monte Elmo – Biovita Hotel Alpi
Dislivello: 385 m
Punto più elevato: Monte Elmo (2434 m)
Tempo di percorrenza: 3 ore
Lunghezza del percorso: ca. 6 chilometri
Difficoltà: escursione da 2 scarponi
Descrizione dell’itinerario: dal Biovita Hotel Alpi a piedi alla stazione a valle della funivia del Monte Elmo (all’ultima casa di Moso a sinistra lungo il torrente, così si evita di andare lungo la statale). Si sale con essa a quota 2.050 m si prosegue a sinistra sul sentiero nr. 20 che parte dietro il ristorante del Monte Elmo e sale fino in vetta. È un bel sentierino esce dopo poco dal bosco per arrivare a una piccola cima (Hasenköpfl 2226 m) con le montagne austriache nel fondo. Si cammina lungo i pendii settentrionali della cresta Carnica fino al Monte Elmo. Sulla vetta del Monte Elmo con la vecchia caserma della finanza si gode di una bellissima vista sulla Valle di Sesto e la catena di montagne delle alpi centrali (Großglockner). Adesso per scendere si può intraprendere il ripido sentiero nr. 3 A, che porta giù in maniera diretta oppure il più mite sentiero nr. 20 che rimane sulla cresta e si dirige inizialmente verso est per poi girare si passa poi il rifugio gallo cedrone e si arriva alla stazione a Monte della funivia del Monte Elmo. Chi ha ancora voglia di camminare scende a piedi per il rifugio Larici – Sette Baracche – rifugio Pendio del Monte Elmo per arrivare al Biovita Hotel Alpi senza prendere la cabinovia per arrivare comodamente a valle.
Variante: dalla vetta del Monte Elmo si può procedere fino al rifugio Sillian (Austria) e scendere per la Malga Klammbache ed il Biovita Hotel Alpi
Consigli ed indicazioni utili: i bracconieri hanno usato questi sentieri fino agli anni 60. Questo giro facile porta in cima a una vetta facile ma molto esposta, in modo che offre una delle più belle vedute a 360 °. A Nord si vedono le vette dell’arco alpino centrale e sull’altro lato le innumerevoli vette dolomitiche.
Riepilogo: un piacevole e alternante giro attorno alla vetta del Monte Elmo, che offre bellissime vedute in tutte le direzioni.rspitze beeinträchtigt wird.
Punto di partenza: Passo Monte Croce (1636m)
A colpo d’occhio: Passo di Monte Croce – Forcella di Pian de Biscia – Rifugio A. Berti
Dislivello: 550m in salita e in discesa
Punto più alto: Ex Rif. Sala 2050m
Tempo complessivo:3 ½ ore (Passo Monte Croce – Rif. A. Berti 2 h, ritorno 1 ½ h)
Ristori: Albergo Passo Monte Croce – Rif. A. Berti (aperto da metà giugno a fine settembre)
Sentiero: dal Passo Monte Croce prima per il sentiero 15 e poi per il nr. 124 fino al rifugio Berti
Impegno fisico: accesso al rifugio ricco di alternative, con gradini e passaggi esposti. Richiede passo sicuro e assenza di vertigini. Da consigliare solo con tempo sicuro Panorama: la posizione del Rif. Berti in mezzo al grandioso Vallone Popera
Consigli ed indicazioni utili: dal Berti è possibile scendere al Rifugio Lunelli e tornare da lì al Passo Monte Croce per il sentiero 171 passando per il Colesei. Come alternativa per escursionisti più esperti si può tornare al Passo Monte Croce anche passando per la forcella Popera (tratti di sentiero assente nella ghiaia)
Punto di partenza: grande parcheggio, ca. 1997m al margine Nord di Prato Piazza dove termina la strada asfaltata che arriva dall’Albergo Ponticello, con provenienza da Braies, 18km rispettivamente da Villabassa, 13km da Ferrara. Traffico ridotto da metà luglio a metà settembre verso l’entrovalle; traffico libero verso valle sempre possibile. Nel periodo del traffico giornaliero chiuso, collegamento con autobus fra Alb. Ponticello e Prato Piazza A colpo d’occhio: Prato Piazza – Alpe Cavallo – Valle del Rio Casera – Ponticello
Dislivello: 400m in salita e 900 m in discesa – in bassa stagione bisogna risalire a piedi da Ponticello, in quanto la navetta non è operativa – in tal caso aggiungere 1 ½ ora.
Punto più alto: sul versante Nord-orientale della Crodaccia, 2340m
Tempo complessivo: 3 ½-4 ore (Prato Piazza–Alpe Cavallo 2 ½ ore, Alpe Cavallo–Albergo Ponticello 1 ¼ ore)
Sentiero: prima dell’albergo Croda Rossa parte sulla destra il sentiero nr. 3 passando la Malga Stolla Alm fino all’Alpe Cavallo e sentiero nr. 4 per scendere a Ponticello
Ristori: Locanda Alpe Cavallo (giugno – ottobre), Albergo Ponticello (chiuso a novembre) Impegno fisico: passo sicuro e assenza di vertigini. Solo con tempo sicuro!
Panorama: Prato Piazza con vista incantevole sul Gruppo del Cristallo. Impressionante vista sulle Tre Cime di Lavaredo
Consigli ed indicazioni utili:questa alta via traversa i pendi della Croda Rossa collegando Prato Piazza con gli altipiani di Senes passando per bellissimi cirmoli. In primavera ed autunno, quando non funziona la navetta bisogna salire a piedi a Prato Piazza (calcolare 1 ½ in più).
Punto di partenza: grande parcheggio, ca. 1979m al margine Nord di Prato Piazza dove termina la strada asfaltata con pedaggio per veicoli, a partire dell’Albergo Ponticello, con provenienza da Braies, 18 km rispettivamente da Villabassa, 13km da Ferrara. Traffico ridotto da metà luglio a metà settembre verso monte; traffico libero verso valle sempre possibile. Se non è possibile accedere a Prato Piazza in auto c’è un servizio navetta da Ponticello a Prato Piazza. A colpo d’occhio: Parcheggio Prato Piazza – Alpe di Vallandro – Picco di Vallandro
Dislivello: 870m in salita e discesa
Punto più alto: Picco di Vallandro 2839mTempo complessivo:4,5 h (parcheggio Prato Piazza – Picco di Vallandro 2 ½ ore , ritorno 2 h)
Sentiero: Nr. 40
Ristori: albergo alpino Prato Piazza (aperto tutto l’anno), Hotel Croda Rossa (aperto da metà giugno a metà ottobre)Impegno fisico: escursione alpina non difficile, ma faticosa. Richiede passo sicuro e assenza di vertigine gli ultimi 10 m. Da effettuarsi solo con tempo sicuro!
Panorama: Prato Piazza, con a Sud il Gruppo del Cristallo. La vista circolare dal Picco di Vallandro, una delle più belle e più ampie nell’ambito delle Dolomiti – un 360 ° superlativo!!!
Consigli ed indicazioni utili: Si deve cercare parecchio, anche nelle Dolomiti, per trovare un proscenio simile a quello del Picco di Vallandro.
Attenzione: gli ultimi 10 m sono ferrata con una corda fissa!
Punto di partenza: Rif. Auronzo 2320m raggiungibile con una strada a pedaggio da Misurina
A colpo d’occhio: Rif. Auronzo – Forc. di Lavaredo – Rif. A. Locatelli – Forc. Col di Mezzo – Rif. Auronzo
Dislivello: 250m in salita e in discesa
Punto più alto: Forc. di Lavaredo 2454m
Tempo complessivo:3–3 ½ ore (Rif. Auronzo – Forc. di Lavaredo – Rif. A. Locatelli 1 ½ h, Rif. Locatelli – Forc. Col di Mezzo – Rif. Auronzo 2h)
Sentiero: nr. 101 fino al rifugio Locatelli e ritorno per il nr. 105 alla casa d’ Auronzo
Ristori: Rif. Auronzo e Rif. Locatelli (da metà giugno a fine settembre). Locanda Lange Alpe (aperta d’estate, prodotti caseari)
Impegno fisico: escursione circolare senza problemi. Attenzione con la nebbia Panorama: lungo il percorso per la Forc. Lavaredo bellissime vedute sul Gruppo dei Cadini.
Dal Rifugio Locatelli, famoso scorcio sulle Tre Cime di Lavaredo.
Punto di partenza: Parcheggio Val Campo di Dentro
A colpo d’occhio: Val Campo di Dentro – Cima Piatta Bassa – Val Campo di Dentro
Dislivello: ca. 1.050m
Punto più alto: Cima Piatta Bassa 2581m
Tempo complessivo: 3 ore in salita – 2 ore in discesa
Sentiero: dal parcheggio Val Campo di Dentro sul sentiero nr. 105 fino all’incrocio con indicazione per la Forcella del Lago al fondo valle. Seguire la nr. 9 fino ad un altro incrocio (sulla sinistra si va al Passo Rondoi) un cartello con un’altra indicazione per la Forcella del Lago (prima che il sentiero 9 diventi ripido). Da questo incrocio solo un breve tratto sulla destra parte un sentiero non segnato ma ben visibile e si sale sulla Cima Piatta Bassa. Lungo il sentiero si incontrano spesso uometti di sassi che indicano la via giusta. Sarà difficile che incontrerete qualcuno, a parte camosci e pecore.
Ristori: Rif. Tre Scarperi (fine maggio a metà ottobre)
Impegno fisico: Escursione semplice ma lunga e ripida
Consigli ed indicazioni utili: il sentiero nr. 9 prosegue fino alla forcella del Lago (2.445 m) dalla quale si può scendere nella Valle di Landro passando per il bellissimo laghetto Alpe di Mezzo
Panorama: vista verso il grandioso circo roccioso delle Dolomiti di Sesto centrali e le Tre Cime di Lavaredo
Punto di partenza: Hotel Lago di Braies 1494 m, sulla sponda settentrionale del lago, 12km da Villabassa.
A colpo d’occhio: Lago di Braies – Forno – Porta Sopra al Forno – Rifugio Biella
Dislivello: 900m (1.350 m ca. vetta)
Punto più alto: Porta Sopra al Forno, 2388m
Tempo complessivo: ore ca. 5 – più ca. 3 ore con vetta (Hotel Lago di Braies – Rif. Biella 2 ½ – 3 ore, ritorno 2 ore)
Sentiero: Nr. 1
Ristori: Hotel Lago di Braies e Rif. Biella (inizio luglio a fine settembre)
Alternativa: Via del ritorno facendo il giro attorno alla Croda del Becco scendendo la Valle Seitenbach per il sentiero nr. 23. Malga Grünwald punto di ristoro.
Impegno fisico: camminata semplice, ma lunga e faticosa, attenzione con la nebbia nelle alte zone alpine!
Panorama: bellissima vista verso Sud dalla Porta Sopra al Forno e rif. Biella sull’altipiano di Senes, che sembra un paesaggio lunare, sul Pelmo, Gruppo del Bosconero, Croda Rossa, Tofane, Fanes e Gruppo delle Odle
Consigli ed indicazioni utili: escursionisti esperti possono salire dal Passo Porta Sopra al Forno sulla cima della Croda del Becco, 2810 m seguendo la cresta sulla destra. Il sentiero è in parte assicurato. Bisogna calcolare altri 1 – 1½ ore Sdraiati sulla pancia con la testa sopra lo strapiombo della parete nord della Croda del Becco e guardare giù verso il Lago – solo per questo vale la pena salire in vetta!!!
Punto di partenza: passando il centro di Dobbiaco nella località Candelle/agriturismo maso Seiter
A colpo d’occhio: Candelle/agriturismo maso Seiter – Valle S. Silvestro (1.600m) – Corno di Fana
Dislivello: 1050m
Punto più alto: Corno di Fana (2663m)
Tempo complessivo: 5-6 ore (Candelle-Corno di Fana 3,5 ore – discesa 2 ore)
Sentiero: Da Candelle/maso Seiter si prosegue per la strada forestale (chiusa al traffico) fino al Rio Calvo (Golfenbach); si superano alcuni tornanti e attraverso il sentiero nr. 25 A passando per la Bergalm/malga si arriva in vetta. Si scende poi per il sentiero 25 passando il Rifugio Bonner Hütte al punto di partenza.
Ristori: Maso Seiter a Candelle e rifugio Bonner Hütte (2.307 m)
Impegno fisico: escursione lunga e faticosa su sentiero facile
Panorama: dalla cima la vista spazia dalle Dolomiti alle Alpi Centrali a 360°. Anche la terrazza del Rifugio Bonner, che è molto accogliente e ben gestito, è da film!
Consigli ed indicazioni utili: Esperti possono proseguire dalla cima al “Markinkele” (2545m), scendere alla malga Silvester e ritornare al punto di partenza.
Punto di partenza: parcheggio Val Campo di Dentro, se arrivate dopo le 9 di mattina ca. bisogna prendere la navetta per raggiungere il parcheggio superiore
A colpo d’occhio: Parcheggio Val Campo di Dentro – Passo Grande dei Rondoi – Rif. Locatelli – Malga Mattina – Parcheggio Val Campo di Dentro
Dislivello: 1100m in salite e in discesa
Punto più alto: spalla Sud-orientale della Torre dei Scarperi (2519m)
Tempo complessivo: 6 ore (Parcheggio-Passo Grande dei Rondoi – Rif. Locatelli 3 ½ h, Rif. Locatelli – Malga Mattina – posteggio 2 h)
Sentiero: Dal parcheggio fino all’incrocio con l’indicazione verso il Passo Rondoi sul sentiero nr. 105, dopo seguire il nr. 11 attorno al Monte Mattina e scendere per il nr. 105
Ristori: Rif. Tre Scarperi (da fino maggio a metà ottobre), Rif. Locatelli (da metà giugno a fine settembre)
Impegno fisico: sebbene semplice, per la sua lunghezza ed il dislivello è tuttavia faticosa. Da effettuarsi solo con ottime condizioni di tempo
Panorama: L’escursione alta dal Passo Grande dei Rondoi al Rif. Locatelli con vista continua sulle Tre Cime di Lavaredo. Dopo il Passo Rondoi vedrete crescere le Tre Cime passo dopo passo.
Consigli ed indicazioni utili: questo sentiero offre una bella possibilità di avvicinarsi alle Tre Cime senza incontrare tantissima gente. Sul Passo Rondoi è piazzata un piccolo pezzo di corda fissa e dopo bisogna salire un breve tratto di canalone.
Punto di partenza: Bagni di Braies Vecchia (1379m), bagni rinomati fuori uso ormai da alcuni anni, giacciono all’entrata della valle di Braies Vecchia, 8km rispettivamente da Villabassa, 3 km da Ferrara
A colpo d’occhio: Bagni di Braies Vecchia – Putzalm/malga Putz – Monte Serla – Passo Serla – Bagni di Braies Vecchia
Dislivello: 1060m in salita e in discesa
Punto più alto: Monte Serla 2378m
Tempo complessivo: 5-6 ore (Bagni di Braies Vecchia-malga Putz 1 ½ h, malga Putz – Monte Serla 2h, Monte Serla – Passo Serla 1h, Passo Serla – Bagni di Braies Vecchia 1 ½ h)
Sentiero: nr. 15 fino alla malga Putz, dopo su sentiero nr. 16 e 33 fino in cima e sul sentiero nr. 14 indietro al punto di partenza
Ristori: malga Putz (giugno – primi di ottobre)
Impegno fisico: escursione semplice, ma lunga, con alcuni passaggi esposti. Richiede passo sicuro, assenza di vertigini e costanza. Da effettuare solo con tempo sicuro!
Panorama: la vista circolare dal Monte Serla. é una delle più affascinanti viste panoramiche nel mondo incantato delle Dolomiti di Braies con vista libera verso Nord.
Consigli ed indicazioni utili: Si deve ammettere, il Monte Serla è una piattaforma panoramica di rango inferiore al suo vicino meridionale, il Picco di Vallandro. In compenso offre uno stupendo scenario dolomitico e viste in profondità nelle valli vicine.
Punto di partenza: Val Campo di dentro – fermata del bus sulla statale
A colpo d’occhio: Val Campo di dentro – Bagni di San Candido – Piccola Rocca dei Baranci – Val Campo di Dentro Antoniusstein – Val Campo di dentro fermata bus
Dislivello: ca. 850 m
Punto più alto: Piccola Rocca dei Baranci 2.158m Tempo complessivo: 5-6 ore (Val Campo di dentro – Bagni di San Candido – Piccola Rocca dei Baranci 2,5 – 3 h, discesa in Val Campo di dentro Antoniusstein1,5 h, Val Campo di dentro Antoniusstein – fermata bus 1h)
Sentiero: Nr. 8, 7, 7a e 105
Ristori: Gasthaus zum Klaus (aperto tutto l’anno) ed evtl. Rifugio Tre Scarperi (a trenta minuti dal parcheggio Val Campo di Dentro)
Impegno fisico: escursione facile, mediamente lunga ed abbastanza faticosa
Panorama: Dalla Piccola Rocca dei Baranci stupenda vista circolare con la Cima di Sesto, Cima Tre Scarperi, Tre Cime di Lavaredo (sopra la Valle Campo di Dentro), Alpi centrali, vedute verso il frastagliato e selvaggio Gruppo dei Baranci
Consigli ed indicazioni utili: si puo partire anche da San Candido e salire al Rifugio Baranci in seggiovia, poi scendere brevemente ed iniziare la salita per il sentiero 7B. Dal parcheggio Antoniusstein transita un shuttle ogni mezz’ora.
Punto di partenza: Rif. Col de Varda, (2115 m), nei pressi della stazione a monte dell’omonima seggiovia. Stazione a valle, 1752 m, sulla sponda SE del Lago di Misurina, 22km da Dobbiaco; Funivia da metà giugno a metà settembre, giornaliero dalle ore 09.00 alle 17.00. (parcheggio alla funivia Col de Varda)
A colpo d’occhio: Rif. Col de Varda – Sent. Bonacossa – Rif. Fonda Savio – Lago di Misurina
Dislivello: ca. 510 m in salita e 920 m in discesa
Punto più alto: Forcella Misurina, 2395mTempo complessivo:4,5 ore (Rif. Col de Varda-Rif. Fonda Savio 2 ½ – 3 ore, Rif. Fonda Savio-Lago di Misurina 1 ½ ore)Sentiero: dal Rif. Col de Varda sul sentiero nr. 117 alla Forcella Misurina e poi al rifugio Fonda Savio. Da lì si scende a valle sulla sinistra sul sentiero 115.
Panorami: bellissima vista sul Lago di Misurina e le Cadini – se si prosegue per la parte Nord del Sentiero Bonacossa si ha una bellissima vista sulle Tre Cime.
Ristori: Rif. Col de Varda e Rifugio Fonda Savio, che è situato in bellissima posizione.
Richiede passo sicuro e assenza di vertigini! Presenza di scale e funi. Consigli ed indicazioni utili: l’escursione può essere proseguita fino al Rifugio Auronzo (Tre Cime) facendo l’intero sentiero Bonacossa (nr. 117). Diventa così un’escursione seria che riempie la giornata intera – ritorno al punto di partenza in pullman oppure autostop!
Punto di partenza: parcheggio nella valle di Landro, 1406m, di fronte all’Albergo Tre Cime di Lavaredo, 12km da Dobbiaco
A colpo d’occhio: Valle di Landro – sent. dei turisti – Monte Piana – sent. dei Pionieri – valle della Rienza – parcheggio
Dislivello: 950m in salita e in discesa
Punto più alto: sommità meridionale del Monte Piana, 2324mTempo complessivo:4-5 ore (parcheggio-sommità meridionale del M. Piana 2 ½ – 3 ore, discesa 1 ½ – 2 ore)
Sentiero: dal parcheggio Lago di Landro il sentiero 6B fino al sentiero 6a al cocuzzolo sud (sent. dei turisti) e poi la discesa sentiero nr. 6 (sent. dei Pionieri).
Ristori: Albergo Tre Cime, Rifugio Bosi (aperto da metà giugno a fine ottobre)
Variante:dall’Lago d’Antorno per il sentiero 122 al rifugio Bosi – il sentiero storico come giro per entrambe le cime e discesa per il sentiero nr. 111 nella Val Rimbianco – ca. 450 m di dislivello – 5 ore Impegno fisico: escursione mediamente lunga ed impegnativa. Richiede passo sicuro e assenza di vertigini. Da effettuarsi solo con condizioni atmosferiche sicure! Serve attrezzatura da ferrata completa!
Consigli ed indicazioni utili: possibilità di discesa dalla cima S del Monte Piana al vicino Rif. Bosi, 2205m. Complessivamente ¾ ore. C’e`la possibilità di raggiungere il rifugio Bosi in Jeep dal Lago di Misurina (partenza 100m a sinistra sulla strada verso le tre cime.) Le vedute dalla cima Nord verso le pareti Nord delle Tre Cime sono fantastiche. Il Monte Piana, con le sue vette e gli altipiani, è, grazie al facile accesso meridionale una mèta molto frequentata. Più adeguato risulta però il Sentiero dei Pionieri, il suo accesso da Nord..
La GRANDE GUERRAda molto vicino!!
Punto di partenza: Rifugio Auronzo (2.320 m)
Tempo di camminata: 4 ore
Presupposti: resistenza; escursione abbastanza impegnativa
Di particolare interesse: Vista panoramica sulle meravigliose Tre Cime
Possibilità di sosta: Rifugio Tre Cime, Rifugio Auronzo, Rifugio Locatelli, Malga “Lange Alpe”
Dal Rifugio Auronzo lungo le pareti sud delle Tre Cime si prosegue sulla larga via n. 101 verso il Rifugio Lavaredo (2.344 m), passato il quale c’é una leggera salita per la sella del Monte Paterno (2.454 m). Qui si ha prima visuale delle pareti nord delle Tre Cime (circa un’ora di cammino per giungere sino a qui). Una leggera discesa porta alla traversata dei pendii del Monte Paterno sino alla biforcazione:
C’è anche l’altra variante di Sesto:
Dalla Val Fiscalina fino al Rif.Comici, proseguire per il Rif. Pian di Cengia e poi per il Rif. Tre Cime.
Tempo di camminata: circa 7 ½ ore