Seguendo la strada interpoderale, dal ristorante “Schönblick” si prosegue in direzione di Monte Cavone, fino a imboccare uno stretto sentiero escursionistico sulla destra. Il tour sale attraverso il bosco sul pendio settentrionale della Cima del Monte Balzo, per poi sfociare nella radura che accoglie il Rifugio Monte Cavone, da cui la breve ascensione fino alla Cima del Monte Balzo ricompensa la fatica con un panorama mozzafiato.

Nella radura antistante il rifugio si scende lungo il sentiero a destra, attraversando il bosco di pini. Al cospetto di magnifici panorami su Catinaccio e Latemar, si raggiunge il Laghetto Wuhnleger, nelle cui acque si riflette il Catinaccio. Su una strada carrozzabile si oltrepassa la Chiesetta di San Sebastiano e si fa ritorno al punto di partenza dell’escursione.

Dal Passo Nigra (raggiungibile con l’autobus) si stacca una stradina forestale (segnavia 1 e 7) fino alla Malga Baumannschwaige dove si attraversa il Rio Schwaiger Bach. All’ombra degli abeti si salte a quota 2000 m, sempre seguendo il sentiero n. 7 che sbuca poi su ampi prati ai piedi del Catinaccio. Da lì si scende alla Valetta della Malga Haniger (1937 m).Per il ritorno si può ripercorrere l’itnerario dell’andata oppure completare il percorso ad anello, scendendo direttamente a piedi in Valle di Tires.

Proseguendo poi dalla “Baumannschwaige” la strada effettua qualche curva, per poi voltare a sinistra. Il percorso è affiancato dalle ultime conifere e ci si può godere lo scenario gigantesco del Catinaccio, del Latemar e del Renon per raggiungere poi la malga Haniger, la malga Plafötsch e San Cipriano.

Tappa 1: da Bagni di Lavina Bianca il sentiero escursionistico attraversa la romantica e selvaggia Val Ciamin fino al Rechter Leger, una radura panoramica affacciata sulle Cime del Principe e sulla Croda di Valbona. Attraversando la Valle del Principe, si sale al Rifugio Bergamo, prima stazione del tour.

Durata: 3 oreLunghezza: 6,7 kmDislivello in salita: 990 m

Tappa 2: il mattino successivo, si sale attraverso l’arena pietrosa di un ghiacciaio fino al Passo Molignon e al Rifugio Alpe di Tires, dove ci si concede una pausa a mezzogiorno circa. Da qui si procede in un’area inizialmente pianeggiante e poi più ripida, durante l’ascensione all’altipiano dello Sciliar e al Rifugio Bolzano, seconda stazione.

Durata: 3 ore e ½Lunghezza: 8,5 kmDislivello in salita: 840 mDislivello in discesa: 520 m

Tappa 3: in presenza di buone condizioni meteorologiche, l’ascensione sul Monte Petz al mattino presto consente di ammirare un’alba mozzafiato. Infine, si scende all’Alpe di Siusi lungo verso il sentiero marcatura 1.

Durata: 3 ore Lunghezza: 8,7 kmDislivello in salita: 170 mDislivello in discesa: 760 m

Il percorso storico, che ha inizio presso la chiesa parrocchiale nel centro di Tires al Catinaccio, attraversando pendii erbosi, accompagna inizialmente verso l’esterno della valle fino al profondo fossato al di sotto del fianco sud-ovest della Cima del Monte Balzo. Presso l’ex Castello di Völsegg il sentiero escursionistico svolta nella direzione opposta e si snoda in parte attraverso il bosco e in parte al suo margine fino a Bagni di Lavina Bianca, da cui si fa ritorno al punto di partenza immersi nei prati e nel paesaggio antropizzato.

Partendo da Bagni di Lavina Bianca, si attraversa la Val Ciamin e sul sentiero nº 3 si raggiunge il Rechter Leger. In fondo alla vallata il sentiero sul versante settentrionale conduce nella selvaggia Gola del Buco dell’Orso. L’ascensione avviene su un terreno roccioso e, quindi, richiede passo sicuro. Il sentiero incrocia quello escursionistico, che dal Rifugio Alpe di Tires procede in direzione dello Sciliar, alla volta del suo altipiano e dei suoi rifugi. Da qui con un’ampia virata si gira intorno alla Cappella di San Cassiano (marcatura 2) e attraverso vasti alpeggi si raggiunge la Sella del Cavaccio e poi la Gola dell’Orsara, che scende ripida e presenta alcuni passaggi esposti. L’irto sentiero in discesa (marcatura 2) consente di arrivare nuovamente al punto di partenza del tour.

La via ferrata attraversa inizialmente un camino e poi una scala in ferro scende su un banco sabbioso di roccia. Questo punto è estremamente esposto ed è necessario non soffrire di vertigini. Alcuni gradini rocciosi salgono verso una forcella. Poi attraverso una cengia inclinata e il crinale settentrionale piuttosto esposto si sale fino alla cima. La discesa avviene lungo il medesimo percorso.

In alternativa è possibile scendere attraverso il versante orientale messo in sicurezza. Grazie alle funi metalliche si arriva alla cengia che taglia la parete orientale del Catinaccio d’Antermoia. Il sentiero continua a scendere, passa per due scale in ferro fino a una sella e poi attraverso i detriti fino alla conca della Valle di Antermoia. Poi si fa ritorno a Passo Molignon passando per Passo di Antermoia.

Il percorso ha inizio a San Cipriano. Passando per i prati Traunwiesen, sopiti sotto una soffice coltre di neve, si raggiunge l’imbocco della Val Ciamin, per poi proseguire fino alla Schwarzen Lettn. Facendosi più stretto, il sentiero sale fino al Rechter Leger, un prato sull’alpeggio che schiude un magnifico panorama sulle Torri del Principe e le Crode di Ciamin. Infine, si attraversa il rio Ciamin, per tornare al punto di partenza sull’altra riva del ruscello.

Questo tour, che ha inizio a S. Cipriano, sale attraverso i prati Traunwiesen fino all’imbocco della Val Ciamin, per poi continuare oltre le sorgenti “Schwarzer Letten” e “Hoher Steg” e passare per la radura Schaferleger fino alla Rechter Leger, un’area di sosta e un belvedere particolarmente incantevole. Svoltando a sinistra poco prima della radura, si raggiunge una cascata. Il tour fa ritorno al punto di partenza, passando sul rio Ciamin e sull’altro versante della valle.