La Valle d’Isarco, Villandro e l’Alpe di Villandro offrono numerosi tour in mountain bike. In generale, l’Alto Adige e la Valle Isarco sono molto adatti ai ciclisti e agli appassionati di mountain bike. La rete di sentieri è ottimamente sviluppata e offre percorsi con vari gradi di difficoltà.
Qui troverete i nostri consigli personali per la bicicletta della zona.
L’ascesa ha luogo su strade asfaltate e strade in pietrisco e ghiaia in ottime condizioni. Per fare ritorno a Sarentino bisogna percorrere un sentiero impegnativo,che comunque è agevolmente superabile da ogni ”Biker” esperto senza dover spingere la bicicletta.
Hotel StephansHof – Villandro (centro) – Castel Gravetsch – Seelaus – [sentiero n° 3] St. Anna – Castel Gernstein – Chiusa – Fraghes – Hotel StephansHof
Percorrere la Val d’Isarco in bici significa assaporare il piacere di pedalare in posti idilliaci. Lungo la ciclabile del Brennero, che dal confine con l’Austria porta a Bolzano, si incontrano morbide colline e tante località ricche di storia e testimonianze culturali. La ciclabile Brennero-Bolzano parte dal valico di frontiera e nel tratto iniziale, fino a Vipiteno, corre in leggera discesa accanto ai binari dell’antica ferrovia. Poi la pista alterna tratti in pianura a leggere salite e costeggia paesini pittoreschi e piccoli specchi d’acqua fino alla fortificazione di Fortezza, quindi passa vicino al laghetto di Varna e seguendo il Sentiero delle castagne arriva all’antico monastero di Novacella e quindi a Bressanone. Dalla città vescovile fino a Bolzano la ciclabile scorre leggera sul fondovalle sinuoso della Val d’Isarco, ma prima del capoluogo merita senz’altro una visita Chiusa, la cittadina degli artisti dominata dall’imponente convento di Sabiona. La ciclabile del Brennero misura complessivamente 96 chilometri, dal confine con l’Austria a Bolzano.
Prima tappa: dal Brennero a Bressanone. Itinerario: Passo del Brennero – Colle Isarco – Vipiteno – Thumburg – Castel Tasso/Reifenstein – Stilves – Mezzaselva – Fortezza – Lago di Varna – Varna – Bressanone. Lunghezza: 54 km Seconda tappa: da Bressanone a Bolzano – Itinerario: Bressanone – Albes – Chiusa – Ponte Gardena – Colma – Campodazzo – Prato Isarco – Cardano – Bolzano, lunghezza km. 42.
Granpanorama Hotel StephansHof – Castel Gravetsch – [sentiero n° 20] Sambergerhof – Rifugio Gasser – [sentiero n°22] “Waalweg” canaletto d’irrigazione – [sentiero n° 21] miniera di Pfunders – [sentieri 3B, 3] Seelaus – Castel Gravetsch – Granpanorama Hotel StephansHof
Villandro (centro) – segheria – [sentiero n° 11] Prackfied – Trechhiese – [sentieri n° 11, 11B] Oberpalwitter – Lafoier – Winterlehof – Mair in Plun – [sentiero n° 4] castello Pardell – Villandro (centro).
Nota bene: Il sentiero nel bosco immediatamente sopra Trechiese è un po’ difficile da percorrere soprattutto in caso di terreno umido.
Villandro- Chiusa – [strada per ciclisti con imbocco al Rierhof] Cornedo vicino a Bolzano – [strada] Auna di sotto – Collalbo – Longomoso – Longostagno – Barbiano- Villandro.
Nota: Si può anche prendere i mezzi pubblici fino a Collabo e per il ritorno.
Il nostro tour inizia nel fondovalle a sud di Bressanone, per la precisione nella zona sportiva di San Pietro Mezzomonte. La mattina presto, prima che il caldo estivo aumenti, saliamo attraverso i vigneti di San Pietro Mezzomonte fino a Velturno e continuiamo verso Lazfons (Latzfons).
Dopo aver attraversato il paese di Lazfons imbocchiamo la strada per il parcheggio Kühhof (segnavia Croce di Lazfons/Lago Rodella). Fino al parcheggio la strada è asfaltata, ma da qui in poi il percorso cambia. Seguiamo la via n. 1 lungo la strada forestale in ghiaia fino al Rifugio Chiusa. La strada è ben percorribile, si sale costantemente, ma senza ripide salite. Boschi di conifere si alternano agli alpeggi, dopo il Rifugio Chiusa fino alla baita Rungger Hütte (baita privata) la strada diventa più ripida.
Per 2 km la strada rimane ancora facile da percorrere, dopodiché diventa più sassosa e si cambia da strada forestale a strada di montagna. Gli ultimi chilometri fino al rifugio sono molto faticosi e pedalare in modo continuo diventa appena possibile.
In certi punti è necessario scendere e spingere la bicicletta. Raggiunta la meta ammiriamo il bellissimo panorama sulle Dolomiti e gustiamo i piatti del menù del rifugio. Il ritorno avviene lungo il percorso dell’andata. Percorso corto: chi è interessato ad accorciarlo e fare un percorso solo per MTB (solamente strada forestale e sentieri), può andare con l’auto fino al parcheggio Kühhof e partire da li. Chilometri, dislivello e tempi di percorrenza si riducono circa del 60%.
A Gudon iniziamo sulla strada Funes. All’hotel Gnollhof, un sentiero ci porta in salita attraverso la foresta. Nel punto più alto del nostro tour raggiungiamo una radura nella foresta. Qui il nostro sentiero ne incrocia un altro e prendiamo la discesa verso Laion. I bei sentieri attraverso la foresta sono ormai alle nostre spalle. Attraverso Albions continuiamo a scendere per prati fino a Gudon. Quest’ultima parte del nostro tour si rivela tecnicamente difficile.
Trasporto pubblico accessibile in treno e autobus In treno fino a Chiusa. Continuare in bicicletta (circa 4 km).
Avvicinamento A22 fino all’uscita Chiusa-ValGardena-Klausen- Gröden Parcheggio a Gudifaun
