Orari
il Castello è aperto da martedì a sabato dalle ore 10:30 alle ore 17:00, la domenica e i festivi dalle ore 10.30 alle ore 13:00, lunedì chiuso.
Hier finden Sie unsere persönlichen Freizeit- & Ausflug-Tipps aus der Umgebung.
A partire da marzo 2016 l’oasi tropicale della floricoltura Raffeiner offrirà un mondo di emozioni tutto da scoprire, non solo agli appassionati delle orchidee ma anche alle famiglie sudtirolesi e ai numerosi turisti provenienti da paesi vicini e lontani.
Su una superficie di oltre 6.000 m² di serre trovano posto più di 12.000 piante, tra cui 500 tipi di orchidee che offrono ai visitatori un vero spettacolo naturale di colori, forme e profumi. Ma per poter ammirare questi magnifici fiori sono necessarie almeno 6 visite all’anno.
I nostri visitatori non rimarranno comunque affascinati solo della nostra azienda florovivaistica. Passeggiando tra i laghetti, il visitatore si potrà infatti immergere nel gioco di colori delle carpe Koi e attraversare un ponte per raggiungere la riva opposta dopo aver superato una cascata che risveglia voglia di vacanza.
E non manca certo lo spazio per i più piccoli che qui potranno sfrenarsi e divertirsi, apprendendo attraverso il gioco numerose nozioni sulle orchidee, sulla loro crescita e la loro riproduzione. I più curiosi potranno inoltre dare uno sguardo nel laboratorio di produzione delle orchidee per osservare da vicino la coltura di questi splendidi fiori.
La villa tropicale con il suo meraviglioso stagno profumato di orchidee invita invece all’assoluto relax e potrebbe anche essere il luogo ideale per tenere eventi speciali, per un incontro romantico o un meeting di lavoro. Al termine di un giro ricco di emozioni, vi attende il ORCHIDEA in cui assaporare una fetta di torta casalinga o piccole bontà preparate con amore. I bambini potranno invece divertirsi nell’attiguo parco giochi sotto l’occhio vigile dei genitori.
Una visita individuale in quest’oasi tropicale delle orchidee, unica in Europa, o una visita di gruppo accompagnati da una guida, sono sufficienti per conoscere la nostra filosofia: donare gioia a tutti con le splendide orchidee coltivate in Alto Adige.
Venite a scoprire l’oasi tropicale di Raffeiner e lasciatevi conquistare dalla meraviglia.
360° Living Tour: https://360.livingtour.it/de/vt/Orchideenwelt-MondoOrchidee
Orari
il Castello è aperto da martedì a sabato dalle ore 10:30 alle ore 17:00, la domenica e i festivi dalle ore 10.30 alle ore 13:00, lunedì chiuso.
Tariffe d’ingresso
Il museo organizza anche interessanti mostre temporanee
Prezzi:
*Scolari/e, studenti/esse e apprendisti sotto i 27 anni, persone dai 65 anni in su, disabili, gruppi a partire da 20 persone
Poco è cambiato del XVI secolo e così si può sentire la ricca storia della città in ogni angolo. Glorenza è in una posizione idilliaca nella Val Venosta, circondata da maestose montagne e pittoresca campagna, invita alla possibilità di attività emozionante. Godetevi il fascino della nostra piccola città e i numerosi vantaggi della nostra bella valle.
Le nostre guide vi porteranno a un tour attraverso il gioiello alpino, perché c’è molto da scoprire e molto da raccontare. La medievale cinta muraria, torri, bastioni, porte e gli edifici dal XVI secolo sono un’immagine di storia vivente. Racconti del passato glorioso come un centro commerciale regionale, un processo strano ai topi, i ricordi del pittore Paul Flora e tanti altri aneddoti accompagnano i visitatori che soggiornano a Glorenza.
Stroia
La fondazione di Glorenza, o Glurns in tedesco, risale a 700 anni fa, ai tempi di Mainardo II di Tirolo. Nel corso dei secoli la cittadina ebbe un ruolo importante come fortezza e come mercato: ancora oggi qui si celebrano due fiere di importanza locale: il mercato di S. Bartolomeo nel mese di Agosto ed il “Sealamorkt” a Novembre.
Siccome Glorenza (907 m s.l.m.), che da secoli conserva il titolo di città, non è mai cresciuta oltre le mura medievali, il numero di abitanti è modesto: vi abitano solamente 880 persone. La conservazione delle vecchie case, delle mura e delle torri cittadine, nonché della piazza e della pavimentazione dei vicoli, fanno di Glorenza un piccolo gioiello dell’architettura medievale ed del secolo XVI in particolare.
Tutto ciò spiega, come mai Glorenza è stata scelta come palcoscenico per diversi film. Chi trascorre le vacanze in alta Val Venosta, deve assolutamente considerare una visita di Glorenza. Chi attraversa la valle in bicicletta sul percorso “Via Claudia Augusta” passerà davanti alle porte della città, un’ottima occasione per fermarsi ed intraprendere un viaggio nel passato.
La cittá di Glorenza si trova fra Malles e Prato allo Stelvio. Si puó arrivare a Glorenza da Prato allo Stelvio, Sluderno, Malles e Tubre.
Storia:
Nel 945 Castel Firmiano viene nominato per la prima volta nella storia con l’appellativo di “Formicaria”. Quando nel 1027 l’imperatore tedesco donò il ducato di Trento e la contea di Bolzano al Vescovo di Trento passò nelle mani di quest’ultimo anche il castello che divenne sede dei funzionari territoriali e dei processi. Un ampliamento del castello nel XII e XIII sec. si rese così indispensabile.
Per i regnanti della zona era molto comodo il controllo della navigazione sull’Adige e sull’Isarco anche perché l’unico accesso a Bolzano da Appiano, prima della costruzione del ponte nel 1200, si poteva bloccare facilmente.
Nel 1473 il castello passò nelle mani di Sigmund der Münzreicher, principe regnante del Tirolo. Amante delle residenze sfarzose, egli fece ingrandire il castello e diede a questo imponente maniero l’attuale nome di Schloss Sigmundskron. Purtroppo subito dopo Sigmund subì un crollo finanziario e dovette quindi cedere in pegno la sua dimora. Il castello, così, andò pian piano in rovina non essendo più abitato con regolarità.
Nel 1957 ebbe luogo l’altro importante evento all’interno delle mura del castello: la manifestazione popolare contro “Verwelschungsbestrebungen” (via da Trento), ossia contro il non-rispetto “del Trattato di Parigi”.
Nel 1976 per la prima volta una famiglia di ristoratori azzardò il restauro del castello e ne ricavò un ristorante eccezionalmente romantico tutt’ora attivo, offrendo uno sfondo meraviglioso per i banchetti matrimoniali. Nel 2006 inaugurazione del “MMM” Messner Mountain Museum nel castel Firmiano Stile: Il castello mantiene prevalentemente il suo stile alto-medievale. Il mastio slanciato nella parte bassa presenta elementi tardo-gotici. Al XII sec. risale la torre abitativa con portale e finestre a tutto sesto. Sul muro di cinta spesso fino a 5 m nella parte anteriore del castello riconosciamo due torri di protezione, un’area abitativa ed una agricola (quella che oggi è adibita a ristorante).
Caratteristiche: Le due ali del castello sono visibilmente separate da una formazione rocciosa, una barriera naturale che non s’incontra molto spesso. Il duca Sigmund fece impreziosire il castello anche da decorazioni cesellate. Le diverse dimensioni delle feritoie sono innovative rispetto allo stile dell’epoca. Escursioni: Castel Firmiano è raggiungibile anche in auto. Escursioni non troppo impegnative a Cornaiano o ai Laghi di Monticolo in mezzo ai vigneti ed ai boschi passano proprio davanti a quest’attrazione turistica. Anche una passeggiata di 2 ore percorrendo il sentiero 1 da Cornaiano e passando davanti alla famosa Casa del Gesù in direzione Castel Firmiano è un’esperienza da non perdere.
Biglietti
Castel Juval, la residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner e i Messner Mountain Museums.
Il medievale Castel Juval sorge su un sito di culto preistorico all’ingresso della Val Senales in Alto Adige. La fortezza fu edificata nel 1278 da Ugo di Montalban. Nel 1540, dopo vari cambi di proprietà, il castello fu acquisito dalla famiglia Sinkmoser e proprio in quegli anni conobbe il suo periodo di splendore. Nel 1913, un signore coloniale olandese, William Rowland, diede nuova vita al castello fatiscente, facendolo ristrutturare completamente. Dal 1983, Castel Juval è la residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner, che ne ha fatto la sede principale del suo MMM Messner Mountain Museum. A Castel Juval espone la sua vasta collezione tibetana, una galleria di quadri e la collezione di maschere con pezzi provenienti dai cinque continenti. A Castel Juval si possono ammirare anche affreschi di epoca rinascimentale. Nei dintorni di Castel Juval Reinhold Messner ha allestito un parco con animali alpini, oltre a un’attività agricola con viticoltura. Il vigneto e la cantina “Unterortl, il maso biologico ” Oberortl” e l’osteria “Schlosswirt” sono parte integrante del progetto complessivo di salvaguardia e riproposizione di quel paesaggio culturale storico sudtirolese, caratterizzato da piccoli campi e tenute.
Parcheggio Juval, tra Castelbello-Ciardes e Naturno
Per questo meraviglioso quadro d’insieme, nonché per lo spirito innovativo che ne sta alla base, i Giardini sono stati eletti nel 2005, a soli quattro anni dalla loro creazione, “Parco più bello d’Italia”, mentre l’anno successivo sono stati insigniti dell’ambizioso titolo di “Giardino d’Europa n. 6”. È invece del 2013 il riconoscimento “International Garden Tourism Award”, che ha consacrato il Trauttmansdorff nel circuito dei migliori parchi e giardini a livello mondiale.
Nel 2021, i Giardini di Castel Trauttmansdorff celebreranno il loro 20° anniversario e tutto ruota intorno al tema della biodiversità. All’insegna del motto “Diversity”, viene ribadita l’importanza della diversità biologica per l’uomo, gli animali e le piante.
Al centro del parco troneggia Castel Trauttmansdorff. Qua dove un tempo, durante l’inverno, amava soggiornare l’imperatrice Elisabetta, ora alloggia il Touriseum, il Museo provinciale del turismo.
Da Bolzano sulla superstrada per Merano “MEBO” (SS 38) o dal Passo Resia (A) sulla SS 40 e SS 38 fino all’uscita Merano Sud/Sinigo; poi in direzione centro città; alla seconda rotonda svoltare in direzione Scena; dopo circa 2 km c’è il parcheggio dei Giardini di Castel Trauttmansdorff.
Navigatore: i giardini di Castel Trauttmansdorff
Come raggiungerci a piedi:
Il Sentiero di Sissi porta dal centro di Merano ai Giardini di Castel Trauttmansdorff.
Durata: 45 minuti
Lunghezza del percorso: 3 km
Parcheggio:
345 posti auto a pagamento (4,00 euro/giorno), 7 posti auto per disabili, 9 posti autobus.
La successiva dominazione austro-ungarica realizzò diverse opere infrastrutturali come la regolazione del fiume Adige e la costruzione della linea ferroviaria del Brennero, e lo sviluppo moderno della città visse una forte accelerazione. L’autonomia speciale ha contribuito a rendere Trento un importante centro amministrativo e commerciale, inoltre Trento è diventata la sede dell’Università trentina, che si è guadagnata una posizione di eccellenza in molti campi dell’alto insegnamento e della ricerca.
Gli affreschi presenti su diversi palazzi del centro storico, raccontano la storia con raffigurazioni mitologiche, con il viaggio degli imperatori germanici verso Roma, il concilio del 1545, l’arcivescovato che per secoli determinò le sorti delle popolazioni della vallata.
Trento è una città che ha molto da offrire: Non solo monumenti, palazzi e castelli ricchi di storia, ma anche un’atmosfera rilassante, cultura e specialità gastronomiche. A molti turisti sfuggono le particolarità della città perché hanno semplicemente troppa fretta per correre in vetta alle montagne e non si prendono il tempo per guardarsi Trento.
La varietà di monumenti e musei è grande, l’elenco seguente non è perciò da considerarsi completo: Castel del Buonconsiglio, la chiesa di S. Maria Maggiore, Piazza del Duomo con la Cattedrale di San Vigilio, Palazzo Pretorio e la fontana di Nettuno, la chiesa di S. Apollinare, la chiesa di San Lorenzo, il monumento a Dante Alighieri, il Museo Diocesano Tridentino, il Museo delle Scienze Naturali, il Museo dell’Aeronautica, il Museo degli Alpini…
La provincia di Trento è facilmente raggiungibile sua in autostrada che in statale anche da nord, grazie al Passo del Brennero.
Il percorso espositivo del Muse usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Si inizia dalla cima: terrazza e piano 4 ci fanno incontrare sole e ghiaccio, per poi scendere ad approfondire le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione, fino al piano interrato e alla meraviglia della serra tropicale.
In macchina:Per raggiungere il MUSE dall’Autostrada A22, è necessario uscire a TRENTO SUD e proseguire in direzione Nord verso il centro città lungo la via Ragazzi del 99. Prendere l’uscita numero 4 e imboccare Via Sanseverino che vi condurrà verso la sede del museo.
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In treno: Il museo è raggiungibile a piedi dalla stazione FS percorrendo circa 1,5 km. Usciti dalla stazione, procedere a destra (direzione sud) da Via Dogana verso Via Torre Vanga, quindi percorrere Via Pozzo e superare il Cavalcavia di San Lorenzo. Alla rotonda prendere la terza uscita e imboccare Lungadige Monte Grappa (costeggiando il fiume Adige), continuare su Via Roberto da San Severino.