Passeggiate ed escursioni da non perdere

Ai piedi delle pareti rocciose del “Grup dl Sela” o Gruppo del Sella, il più imponente massiccio delle Dolomiti, si possono ammirare le suggestive “cascades de Pisciadú”. Le cascate, alle quali si giunge da Colfosco con una tranquilla passeggiata attraversando una vasta radura, sono particolarmente suggestive in primavera, quando grazie al disgelo sono ricche d’acqua.

Passeggiata tranquilla a fondovalle da Corvara a La Villa, costeggiando il torrente Rü Tort all’ombra di un bosco di conifere, con una leggera pendenza.

Dal parcheggio dell’ovovia Boé si parte in direzione nord fino a raggiungere la stada statale, che da Corvara porta a Colfosco. Qui si prosegue a destra, seguendo l’indicazione “La Villa – Tru do l’ega”. Costeggiando il torrente, si oltrepassa il bivio per Verda e l’Hotel Cristallo e quello per Funtanacia. Si arriva quindi alla zona sportiva di La Villa, da dove è possibile arrivare al paese, salendo verso sinistra per il sentiero nr.2. In alternativa si può proseguire lungo il torrente, fino all’incrocio, imboccando a destra il sentiero per San Cassiano oppure, proseguendo nella stessa direzione, per Badia.

La facile escursione in quota, su stradine sterrate e ampi sentieri, conduce su un tipico altopiano dolomitico con verdi prati e caratteristiche baite brunite dal sole e dal vento. Il panorama è di rara bellezza e spazia dalle Dolomiti badiote al ghiacciaio della Marmolad...

Si parte dalla stazione a monte dell’ovovia Col Alto e si scende verso sud-est su una stradina sterrata (nr. 23/B), fino ad una sella. Da qui, seguendo il sentiero n. 23 in direzione Pralongiá, si sale attraverso un rado bosco e poi per i prati, fino al rifugio Ütia Piz Arlara (2003 m). Si prosegue in direzione est fino alla successiva biforcazione e si segue ancora il sentiero nr. 23, sulla destra, fino al rifugio Ütia de Bioch (2079 m). Il sentiero si fa pianeggiante e continua lungo la dorsale in direzione sud, fino al rifugio Pralongiá (2157 m).La discesa per Corvara (1h 20 min.) avviene, seguendo il sentiero n. 24 in direzione sud-ovest, verso il rifugio La Marmotta. Proseguendo a destra sul sentiero n. 24 verso nord, si attraversa prima un bosco, poi vasti prati. Si scende quindi verso la località Arlara e, seguendo la stradina asfaltata, si arriva a Corvara. La stazione di monte dell’ovovia Col Alto è raggiungibile anche a piedi dal centro di Corvara in circa 1h e 30 minuti di cammino, percorrendo i sentieri nr. 24 e nr. 30.

L’escursione di media difficoltà porta dalle pendici del gruppo del Sella fino al fondovalle di Colfosco e poi a Corvara, offrendo una vista unica sulle Dolomiti: dal gruppo del Cir fino a Sassongher, dal Sas dla Crusc (Santa Croce) al Lavarella e dal Conturines al Setsas.

Dalla stazione a monte della seggiovia Vallon si scende in direzione sud-ovest, per poi risalire dal bivio fino al rifugio Ütia Franz Kostner (2540 m).

Si prosegue l’escursione ritornando al bivio e imboccando sulla destra il sentiero n. 638, che scende per pendici erbose fino a raggiungere le acque turchesi del Lech de Boé; la discesa continua verso est, attraversando altri prati sino allo spallone del Crëp de Munt (2198 m). Seguendo prima il sentierio n. 639 e deviando poi sul sentierio n. 645, che scende ripido lungo la pista di sci verso nord-est, si arriva ad un pianoro.

Si prosegue sul sentierio n. 645 e, dopo aver attraversato il bosco, si scende in direzione nord fino alla malga Gran Val. Senza abbandonare il sentiero n. 645, verso sinistra, si prosegue dritto, lungo le pendici boscose del Col de Cedla, salendo alla spalla del Col da Giai. Poco oltre, si scende alla sella (1834 m) sotto al Crëp de Sela (1867 m), raggiungibile da qui in pochi minuti.

Dalla sella si scende attraverso il bosco lungo il sentiero n. 645, in direzione nord-ovest, giungendo a una biforcazione; qui si terrà la destra, sulla ripida discesa verso il fondovalle di Colfosco, dove scorre il Rio Pisciadú. Seguendo ancora sulla destra il sentiero n. 28 (percorso Borest) si arriva nuovamente a Corvara.

Attenzione: L’escursione si snoda prevalentemente in discesa, su lastroni di pietra e ghiaioni: ciò può affaticare parecchio le ginocchia.

Questa escursione alpina, impegnativa e con un dislivello notevole, conduce da Badia attraverso la valle di Antersasc, nella parte est del parco naturale Puez-Odle. La natura incontaminata, flora e fauna, la calma e il silenzio fanno di questa escursione un‘esperienza indi...

Questa escursione alpina, impegnativa e con un dislivello notevole, conduce da Badia attraverso la valle di Antersasc, nella parte est del parco naturale Puez-Odle.

La natura incontaminata, flora e fauna, la calma e il silenzio fanno di questa escursione un‘esperienza indimenticabile. Si ha la sensazione di essere a miglia di distanza dalla civiltà.

Dal passo Juel si prende il sentiero n. 6 direzione ovest, seguendo l’indicazione Antersasc fino a raggiungere un bivio.

Si continua su una strada forestale che sale in direzione sud-ovest o oltrepassando una vecchia cava di ghiaia: un paesaggio di una bellezza selvaggia. Si raggiunge la verde conca al limite della vegetazione arborea con il rifugio Antersasc, ormai diroccato. Si prosegue sul sentiero n. 6 seguendo le indicazioni “Puez”. Zigzagando attraverso un verde pendio si sale fino alla “Risa de Antersasc”, un ripido ed impegnativo canalone che porta alla Forcella Puez (2517 m). In pochi minuti di leggera discesa si raggiunge rifugio Utia de Puez (2475 m).

Per il ritorno, oltre allo stesso percorso, ci sono diverse varianti con arrivo in uno degli altri paesi dell’Alta Badia.

Il parco naturale Puez-Odle è dal 2009 parte del Patrimonio Mondiale UNESCO. Il parco è particolarmente interessante dal punto di vista geologico, esso infatti presenta tutti gli strati rocciosi tipici delle Dolomiti. L’escursione di moderata difficoltà parte dal versante meridionale del parco, in zona Colfosco, ed attraversando la Valle della Stella Alpina e l’altipiano del Puez, porta fino al rifugio Puez, nel cuore del parco. L’escursione è un’immersione nel paesaggio e nella storia delle Dolomiti.

Partendo dal centro di Colfosco si imbocca il sentiero n.4 in direzione ovest, percorrendo poi la Valle Stella Alpina fino al rifugio Edelweiss. Oltrepassato il rifugio e la cappella votiva poco più avanti, si prosegue, sempre sul sentiero n.4, costeggiando il Lech de Ciampëi. Si sale superando alcune serpentine su detriti e speroni rocciosi per arrivare alla Forcela Ciampëi (2366 m) che immette nell’altopiano del Puez. Si prosegue sul sentiero n.2, attraversando il vasto pianoro, prima in direzione nord, poi ovest, arrivando al rifugio Ütia de Puez (2475 m), situato in una verde conca ai piedi del Col de Puez. Per il ritorno a Colfosco si ripercorre lo stesso sentiero (1 h 50 min. ca.).

Questa panoramica escursione offre una vista unica sul paese di La Val e sulla parete nord del Sasso Croce. La meta della gita, i prati Rit, inseriti nel Parco Naturale Fanes – Senes – Braies, Patrimonio UNESCO, sono espressione di ambiente naturale intatto, pace e tr...

Questa panoramica escursione offre una vista unica sul paese di La Val e sulla parete nord del Sasso Croce.

La meta della gita, i prati Rit, inseriti nel Parco Naturale Fanes – Senes – Braies, Patrimonio UNESCO, sono espressione di ambiente naturale intatto, pace e tranquillità.

Dal centro di La Val si segue il sentiero n. 6 (sentiero di meditazione) fino alla piccola chiesa di Santa Barbara. Si sale sulla sinistra, sempre lungo lo stesso sentiero fino ai masi Ciablun, Runch e Biei. Fino a Biei si può anche arrivare in auto. Da qui si continua a seguire il segnavia n. 6 per arrivare su strada forestale fino al passo Ju de Rit ed al laghetto di Rit (biotopo protetto). Si prende prima il sentiero n. 15 sulla destra e al crocevia si continua seguendo la segnaletica n. 13 (mulattiera) fino ai prati di Rit. È consigliabile una breve deviazione fino alla croce di Rit, il punto più panoramico dell’escursione, raggiungibile in pochi minuti, procedendo per il sentiero sulla destra. Per il ritorno si prosegue verso est sul sentiero n. 13, lungo una dorsale erbosa, fino al rifugio Ütia da Rit. Da qui si scende verso la frazione di Spëscia sul sentiero n. 16 per ritornare poi nel centro di La Val.

La valle del rio Seres, nel villaggio degli alpinisti Lungiarü, è nota come “Valle dei Mulini” per la presenza lungo il suo corso di numerose macchine idrauliche. Nel tratto tra le due viles di Seres e Miscì, poste rispettivamente sulla sinistra e sulla destra orografica del rio, sono concentrati 8 mulini, 2 dei quali dotati di doppia ruota, ed una teleferica ad acqua.

Val dl’Ert è un parco di sculture, una mostra permanente delle sculture acquisite durante le ultime edizioni della mostra landart SMACH. Arte e contesto naturale instaurano tra loro un rapporto complementare arricchendosi vicendevolmente attraverso un dialogo continuo. I visitatori possono trascorrere alcune ore in tranquillità nel mezzo di una natura incontaminata e nel silenzio più assoluto. La Val dl’Ert è concepita come work in progress: la collezione si arricchisce dopo ogni edizione del concorso SMACH e il luogo vuole essere come un concept-space aperto a diverse iniziative culturali.

I nostri consigli per passeggiate facili ed escursioni panoramiche

Cascate del Pisciadú

Escursione Corvara – La Villa

Escursione da Corvara all’altipiano Col Alt – Pralongiá

In discesa dal rifugio Kostner a Corvara via Crëp de Sela

Badia – Val de Valacia – Puez

Escursione nel Parco Naturale UNESCO Puez – Odle

Escursione La Val – prati di Rit

La Val di Morins – Valle dei Mulini

Val dl’Ert