La storia
Presumibilmente c’era già una piccola chiesa nel XII secolo, che cadde vittima di un incendio nel 1202. L’unica cosa che è sopravvissuta nel tempo, prima dell’incendio della chiesa, sono i muri regolarmente stratificati della navata dal tetto piatto. 50 anni dopo fu già costruita una chiesa romanica, che fu consacrata di nuovo nel 1251 dal Vescovo Egon di Trento. Nel periodo tardo gotico la chiesa fu nuovamente ricostruita. Duecento anni dopo, nel 1452, fu nuovamente ricostruita e consacrata. Un prezioso ornamento della chiesa è l’altare tardogotico ad ali. Il santuario contiene tre figure di legno al centro: la patrona della chiesa, Santa Caterina, tra San Giovanni Battista e Santa Maddalena. All’interno dell’ala dell’altare ci sono due dipinti, San Martino a destra e San Giorgio a sinistra.
La leggenda
Secondo una leggenda gli abitanti del luogo decisero di fare erigere la chiesetta di Santa Caterina e quella di Lafenn da due giganti che però avevano a disposizione un solo martello. Nacque così un litigio e il gigante di Lafenn cercò di colpire il suo avversario con un sasso che manca però il bersaglio. Il macigno, che si conficcò nel terreno vicino alla chiesetta, è ancor oggi visibile.
Visite guidate 2021
- 31 maggio
- 14 + 28 giugno
- ogni lunedì in luglio + agosto
- 13 + 27 settembre
- 11 + 25 ottobre
- 20 + 27 dicembre
Giornata del Romanico:
- 9 ottobre – aperta tutto il giorno, visita guidata (ora esatta ancora da annunciare)