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Il toro di San Valentino
Siusi allo Sciliar, Alpe di Siusi
Descrizione
Un tempo, su una collina intorno a San Valentino, un toro iniziò a scavare, continuando senza sosta per un´intera giornata. Quando la gente, avvicinandosi alla buca, vi scorse l´anello di un´enorme campana, decise di riportarla alla luce e appenderla nel...

Un tempo, su una collina intorno a San Valentino, un toro iniziò a scavare, continuando senza sosta per un´intera giornata. Quando la gente, avvicinandosi alla buca, vi scorse l´anello di un´enorme campana, decise di riportarla alla luce e appenderla nella chiesa di San Valentino. Ancora oggi, questa campana, che in passato è stata molto odiata e temuta dalle streghe poiché il suo rintocco scacciava il brutto tempo, viene chiamata “Il toro di San Valentino”. Tutti, a Lazfons, nell´area est dell´alta Valle Isarco, conoscono questa leggenda: in tempi remoti, si fece strada la volontà di portare da San Paolo a Castelrotto una campana di straordinaria bellezza e dalle eccezionali dimensioni. Nonostante 40 forti coppie di buoi fossero impegnate nel tentativo di spostarla, questa era inamovibile e d´un tratto iniziò a parlare e disse: Mi chiamo Maria Anna, governo il tempo, allontanando le intemperie, e intendo restare a San Paolo. E ancora oggi, infatti, la si può trovare là!

Arrivo

Meglio andarci a piedi, perche non ci sono possibilità di parcheggio a San Valentino. Dall’ufficio turistico di Siusi fino all’ufficio postale; ancora 30 metri avanti e poi giriamo a destra in direzione San Valentino. Da lì sono ancora 15 minuti di cammino.