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Lo scheletro di Castelvecchio
Siusi allo Sciliar, Alpe di Siusi
Descrizione
A un´ora di distanza da Siusi, sull´ampio pendio della montagna, sorgono le rovine di Castelvecchio, un tempo dimora del poeta bardo Oswald von Wolkenstein. A volte, allo scoccare della mezzanotte, si sentono provenire dal castello le note d´uno strumento a cor...

A un´ora di distanza da Siusi, sull´ampio pendio della montagna, sorgono le rovine di Castelvecchio, un tempo dimora del poeta bardo Oswald von Wolkenstein. A volte, allo scoccare della mezzanotte, si sentono provenire dal castello le note d´uno strumento a corde, accompagnate dal canto straziante d´una vergine, probabilmente vittima d´un incantesimo. Una sera tardi, alcuni pastori stavano sorvegliando le loro pecore intorno alle rovine, seduti proprio all´ingresso, raccontandosi ogni sorta di storia quando, improvvisamente, ebbero come l´impressione che qualcuno aprisse una delle finestre del castello. Allora, guardarono verso l´alto e videro una luce filtrare da un´apertura e una donna intenta a pettinare i suoi lunghi capelli, ma la sua testa non era come quella di chiunque altro, bensì era un teschio. I pastori, stupiti che la donna potesse avere dei capelli così belli, si spaventarono, fuggendo inorriditi quando la misteriosa creatura gettò su di loro pietre e sabbia. Si dice che lo scheletro sia stato, in vita, la moglie d´un cavaliere esiliato, costretta ad aggirarsi nel castello fino al ritorno del suo amato.

Arrivo

Si parcheggia alla stazione a valle della cabinovia Siusi – Alpe di Siusi. Da lì parte il sentiero Oswald von Wolkenstein che conduce alla rovina Castelvecchio (Hauenstein) – ca. 1 ora a piedi.