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Dolomites UNESCO Geotrail – 3a tappa: dal Passo di Costalunga al Rifugio Alpe di Tires
Tires, Alpe di Siusi
Descrizione
La 3ª tappa del geotrail (dieci giorni) dell’UNESCO nelle Dolomiti conduce dal Passo di Costalunga attraverso il cuore del Gruppo del Catinaccio, costeggiando la “scogliera” dello Sciliar fino al Rifugio Alpe di Tires. Queste catene montuose danno vita ad ...

La 3ª tappa del geotrail (dieci giorni) dell’UNESCO nelle Dolomiti conduce dal Passo di Costalunga attraverso il cuore del Gruppo del Catinaccio, costeggiando la “scogliera” dello Sciliar fino al Rifugio Alpe di Tires. Queste catene montuose danno vita ad alcuni dei paesaggi dei Monti Pallidi, che da secoli ammaliano gli alpinisti e sono annoverati tra i più incantevoli e interessanti dal punto di vista geologico. Appartenendo al Geotrail, anche la 3ª tappa presenta in maniera suggestiva la geologia e la formazione delle leggendarie Dolomiti, che dal 2009 spiccano tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Dettagli

Il regno dei vulcani

Al Passo Costalunga, direttamente nei pressi della Pensione Rosengarten, una stradina, il cui tratto iniziale è munito di svariati cartelli, si arrampica in direzione del Catinaccio. Si sale lungo uno stretto sentiero sino a raggiungere un bivio, in corrispondenza del quale si prosegue a sinistra sino alla successiva deviazione: qui, si gira a destra, imboccando la via n° 552 per il Rifugio Paolina. Dapprima si sale attraverso il bosco rado, per poi seguire diversi tornanti che si snodano verso la struttura costeggiando la pista.

Dal Rifugio Paolina, ai piedi delle pareti rocciose, si sale al Rifugio Fronza alle Coronelle (cartelli, segnavia n° 552, poi n° 549), alle cui spalle (GEOSTOP E) inizia l’ascesa, ben segnalata, al Passo delle Coronelle. Sin da subito occorre superare i sassi levigati dal passaggio di innumerevoli alpinisti, mentre le funi di acciaio agevolano l’ascesa. Un passo fermo è assolutamente necessario. Alla prima diramazione, si continua verso destra in direzione Passo delle Coronelle, giungendo alla ripida via, ben approntata e in parte assicurata, che conduce al valico.

La discesa sul versante opposto è in parte esposta, non assicurata e richiede passo fermo. In un primo momento si segue il sentiero n° 550 (indicazione Val de Vajolet, Gardeccia, ecc.), poi, alla diramazione successiva, si prosegue dritto sul n° 541 (indicazione Rifugio Vajolet). Si costeggia l’imponente parete est della vetta del Catinaccio, per poi scendere sino alla strada sterrata, lungo la quale si sale ai Rifugi Preuss e Vajolet (GEOSTOP F).

Da qui, si prosegue verso la prima diramazione. Si continua dritti sino al Passo Principe e al rifugio omonimo, che sorge direttamente sul valico (cartello, via n° 584). Dal passo, si sale lungo una via, in parte in cattive condizioni, che conduce al primo bivio dotato di indicazioni.

Svoltando a destra sulla via 11A, in direzione Passo Molignon, si attraversa l’ampia conca, per poi percorrere i tornanti che s’inerpicano sino al valico. Qui, la strada prosegue in piano per un breve tratto, seguendo una contropendenza non particolarmente degna di nota: da questo punto s’intravede già la meta di giornata, il Rifugio Alpe di Tires. Sull’ultima parte della discesa verso il rifugio, sebbene munita di funi di sicurezza, si raccomanda la massima attenzione.

Arrivo

Autobus extraurbano della linea 180 da Bolzano o Tires oppure in auto o a piedi.

https://www.seiseralm.it/it/info/mobilita/servizio-autobus.html